La temperatura di 60° C dell’acqua sanitaria è considerata, e consigliata, come temperatura standard per quali motivi?

  • Evitare o almeno limitare precipitazioni calcaree
  • Evitare danni a tubazioni zincate
  • Evitare l’aumento delle corrosioni

Esaminiamo questi punti con maggiori dettagli:

Perché è consigliato tenere l’Acqua Sanitaria a 60 C ?

Evitare o almeno limitare precipitazioni calcaree:

Alla temperatura di 80°C le precipitazioni di calcare sono, circa, 6 volte maggiori che a 60°C. Le prove sono state effettuate su 1000 l di acqua con una durezza totale di 20°F .

Riscaldata a 60°C l’acqua del nostro esperimento rilasciava 4,2 g di calcare; la stessa riscaldata a 80°C rilasciava 25,8 g di calcare (fonte: AquaItalia).

A seguito del riscaldamento aumenta quindi in proporzione la dissociazione dei bicarbonati di calcio che associatosi all’anidride carbonica formano il calcare. Lo strato di calcare e ruggine da corrosione si sviluppano negli impianti aperti, quelli che interessano i nostri bollitori.

Questi impianti hanno un continuo ricambio di acqua destinata al consumo e di conseguenza un continuo apporto di ossigeno, disciolto nell’acqua che alimenterà la corrosione delle superfici non protette del nostro bollitore.

Evitare danni a tubazioni zincate

La Zincatura a caldo è un trattamento superficiale che interessa l’interno e l’esterno degli apparecchi e delle tubazioni. Esso avviene appunto, in un bagno di zinco fuso a 450°C. Questo rende il trattamento tenace e aderente al metallo di supporto (ferro nel nostro caso); protegge le imperfezioni delle superfici per l’effetto catodico dello zinco stesso.

Perché allora preoccuparsi della temperatura dell’acqua contenuta in questi recipienti o tubazioni?

Oltre i 60°C inizia una inversione di polarità dello zinco che lo trasforma da catodico ad anodico. L’effetto protettivo verso il supporto di ferro si trasforma. La pellicola di zinco che così bene aveva aderito alla superficie di ferro tende ora a staccarsi dalla stessa.

Verso i 70°C si formano sulla superficie delle pustole e scaglie che ne compromettono il trattamento stesso. Per questo, va ricordato che l’UNI 9182 vieta di immettere acqua con temperatura superiore a 60°C in presenza di tubazioni in acciaio zincato.

Evitare o contenere l’aumento del rischio corrosioni

La corrosione si verifica generalmente quando l’alcalinità dell’acqua di alimentazione è bassa o quando il metallo viene esposto senza protezione all’acqua che trasporta ossigeno, sia durante il funzionamento che nei i periodi di inattività.

Per alcalinità si intende l’insieme dei carbonati di calcio e magnesio (oltre ai carbonati di sodio e potassio) disciolti nell’acqua. L’alcalinità, la considereremo in questa esposizione, coincidente con la DUREZZA da Carbonati che misureremo in mg. Di CaCO3/l.

Più comunemente, troverete, indicati i valori della durezza in °f o °Fr (gradi francesi) da non confondere con °F grado Fahrenheit. All’aumentare della temperatura, aumentano le precipitazioni dei bicarbonati di calcio e magnesio. Altri elementi che concorrono all’innesco e sviluppo della corrosione sono i gas contenuti nell’acqua:

  • Ossigeno libero contenuto nell’acqua (O)
  • Anidride carbonica (C02) che oltre ad essere contenuta in forma libera, può provenire dalla decomposizione dei carbonati e bicarbonati,
  • Idrogeno (H) che liberandosi può creare sacche esplosive.

All’innalzamento delle temperature e con la complicità dell’ossigeno presente nell’acqua, si forma bicarbonato di ferro solubile. Gli stessi carbonati alcalini (sodio e potassio) idrolizzano liberando C02 attaccando il ferro e con una azione conseguente liberano l’idrogeno che aggredisce il ferro e diminuisce la resistenza meccanica.

L’utilizzo di anodi sacrificali possono, decomponendosi, produrre la formazione di Idrogeno ma lo vedremo più avanti quando tratteremo della protezione catodica.

L’ossigeno si libera con l’aumentare della temperatura, basta notare in una pentola messa sul fuoco dopo poco che viene riscaldata appaiono le tipiche “bollicine d’aria”. Questo ossigeno, come pure l’anidride carbonica disciolti nell’acqua, innescano e alimentano la corrosione del metallo.

L’azione corrosiva raddoppia ogni 10°C nella fascia da 60 a 90° (fonte l’Emaillage), inoltre aumenta del 10% ogni °C di riscaldamento dell’acqua, altro dato tratto da studi sulla corrosione (). () “Corrosione dei Metalli” p.103 Guzzoni e Storace ed. HOEPLI 1964.

Richiedi i Cataloghi di Officine Varisco

Cliccando sull’immagine qui sotto per richiedere i nostri cataloghi con le specifiche di ogni prodotto.

Print Friendly, PDF & Email

Hai trovato utile questo articolo?

Articolo precedenteAcqua Calda 110 C
Articolo successivoCome usare l’Anodo di Magnesio
UNA CURIOSITÀ: Officine Varisco nasce a Milano nel 1903, il suo fondatore Enrico Varisco costruiva le prime caldaie a vapore “chiodate”, apprezzate dai tecnici e utilizzate dalle migliori Industrie. Il logo è stato creato da Grazia Varisco, notissima Artista di caratura internazionale promotrice negli anni 60 del Gruppo T.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here