Il vaso d’espansione ha il compito di compensare la variazione di pressione dovuta al cambiamento di temperatura nei circuiti chiusi come riscaldamento o refrigerazione.
Infatti ad impianto freddo, il volume è il minimo e quindi misureremo sul manometro la pressione minima.
Nel momento che si accendono le caldaie, la temperatura del fluido aumenta e così anche il volume e di conseguenza la pressione. Se non ci fosse il vaso d’espansione si rischiano sbalzi e colpi d’ariete, con possibili danni, dall’impianto.
In questo artico troverai:
Tipologie Vasi di espansione
Vasi d’espansione chiusi, senza membrana
Acqua Refrigerata | 6 bar | – 10/30° C |
Acqua Calda | 6 bar | 110° C |
Acqua Surriscaldata | 5 bar | 120° C |
Acqua Surriscaldata | 8 bar | 175,4° C |
Acqua Surriscaldata | 10 bar | 184,1° C |
Acqua Surriscaldata | 12 bar | 191,7° C |
Olio Diatermico | 5 bar | 300° C |
Vaso d’espansione Aperto
Impianti per Olio Diatermico pressione Atmosferica
Funzionamento vaso di Espansione
Volume Variabile e pressione Costante: Cuscino d’aria o azoto, sfiato di gas a perdere
Dimensionamento: viene eseguito come se fosse un vaso d’espansione aperto. Tenendo conto di un contenuto iniziale a livello minimo di un 30% del volume, oltre ad un ulteriore 20% del cuscino di gas per la pressurizzazione.
Questo per evitare che a pieno regime di funzionamento, il serbatoio si svuoti dal gas di pressurizzazione.
Considerato che nel caso della pressurizzazione fatta con aria, la sua solubilità nell’acqua favorisce la perdita.
Pressurizzazione
Pressurizzazione Autonoma: fatta con elettro compressore fornito con l’apparecchio.
Pressurizzazione da Rete: aria compressa dalla rete d’impianto o con azoto in bombole.
Pressurizzazione: è da effettuarsi in sede di installazione con aria o azoto, deve mantenere una pressione superiore a quella di saturazione dell’acqua surriscaldata alla temperatura di esercizio, questo, per evitare la formazione di vapore nel caso di piccoli abbassamenti di pressione nei punti più alti dell’impianto o sulle tubazioni in aspirazione.
Aria o Azoto? L’uso dell’aria per la pressurizzazione risulta conveniente per temperature fino a 120° C con una pressione di 4 bar. Quando la temperatura è superiore, generalmente si usa utilizza l’Azoto.
Con vasi per impianti ad olio diatermico la pressurizzazione è con Azoto. Questo gas oltre ad essere il meno solubile con l’acqua, non presenta pericoli di corrosione. L’Azoto (N2) è un gas inerte, normalmente disponibile sul mercato in bombole, caricate a 150/200 bar.
Raccomandazioni Vaso di Espansione
Colpo d’ariete: la formazione di vapore potrebbe causare colpi d’ariete deteriorando le condutture dell’impianto. L’espansione dell’acqua non è lineare rispetto alle condizioni di temperatura, per questo motivo vengono indicati indici relativi che possono non essere proporzionati.
Acqua Glicolata: l’acqua può essere addizionata con glicole per preservare dal gelo l’impianto o negli impianti ad Acqua Refrigerata. L’acqua così miscelata avrà una dilatazione o contrazione maggiore, in proporzione alle % di glicole. Nella scheda del Vaso per Acqua refrigerta si riporta l’esempio a 30° C, temperatura di riferimento dei nostri dimensionamenti.
Le regolazioni: i livellostati ed i pressostati devono interrompere l’apporto di calore al generatore con blocco automatico e rimozione manuale da prevedere sul quadro di comando. Gli accessori vengono forniti separatamente in caso di necessità.
Geometria: il vaso d’espansione è un serbatoio cilindrico verticale, progettato per resistere ad una pressione e temperatura relative alle necessità dell’impianto stesso. Fornito di piedi per l’installazione a pavimento è costruito con lamiera di acciaio di qualità, viene certificato CE secondo normativa: PED 2014/68/UE. Viene finitco con vernice industriale di colore nero o grigio, l’interno rimane grezzo.
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